Di un film spesso ci catturano i protagonisti, la sceneggiatura, i dialoghi, le immagini, la scenografia, i costumi, la colonna sonora… tutto concorre a raccontare una storia appassionante che conquista gli spettatori. Costruire un film non è così facile come potrebbe sembrare ai meno attenti poiché dietro c’è un lavoro davvero minuzioso. Ogni singolo fotogramma è studiato nel dettaglio e nulla è lasciato al caso.

La regia si occupa proprio di studiare le inquadrature, cioè la posizione della fotocamera. Prima di girare, viene realizzato il cosiddetto story board cioè un documento in cui si esplicitano le varie inquadrature. Con disegni e annotazioni varie, il regista indica a tutta la troupe che cosa si gira. Direttore della fotografia, attori, truccatori, costumisti, etc. sanno che cosa devono fare grazie a questo lavoro preparatorio.

Tra le tante tecniche di regia che possono essere utilizzate durante le riprese, una delle più spettacolari è sicuramente il piano sequenza. Si tratta di una singola ripresa in cui la camera non stacca mai dalla scena. In altre parole, la scena si svolge in uno stacco unico. È piuttosto difficile da girare poiché tutta la scena viene ripresa sempre dalla stessa telecamera.

Ovviamente, ci sono comunque dei trucchi per montare dei paini sequenza molto lunghi perché girare una unica scena in un colpo solo è molto difficile. Infatti, chi studia cinema riesce a trovare i punti esatti in cui tagliare durante il montaggio senza far capire che è effettivamente stato fatto. Ci sono alcuni punti morti in cui il montatore del film riesce a staccare senza perdere l’effetto desiderato. L’effetto è quello di guardare la scena con i propri occhi, come se lo spettatore fosse all’interno del film.

Il piano sequenza è un tipo di ripresa che rende il film molto dinamico. Spesso si usa per scena di guerra, inseguimenti, sparatorie, azione e simili. Per sapere subito come far diventare la passione per il cinema una professione vera e propria, clicca qui www.scuoladicinemaroma.it

 

Di Grey