Uno degli edifici più importanti di Ferrara è sicuramente Palazzo dei Diamanti che merita una visita, almeno da fuori, quando si arriva in città. malgrado molti dedichino un solo giorno di visita alla città, Palazzo dei Diamanti non può essere ignorato.

Si trova lungo Corso Ercole I d’Este ed È impossibile non riconoscerlo passeggiando o pedalando lungo la via. Iniziamo subito con il dire che prende questo nome per via delle bugne in marmo bianco venato di rosa a forma di Diamante. Sono ben 8500 e decorano le facciate esterno. Leggenda vuole che in una di queste ci sia nascosto un vero diamante ma l’ubicazione esatta la conosceva solo il duca.

L’edificio è stato realizzato a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento per volere di Ercole I d’Este, il quale voleva che il palazzo fosse l’opera Principale dell’Addizione Erculea. La sua intenzione era quella di ampliare la città di Ferrara seguendo dei principi razionali. Lo scopo era quella di renderla la città perfetta dove vivere. Al giorno d’oggi sfugge forse l’ambizione del Piano poiché è difficile immaginare Ferrara come una piccola cittadina medievale costituita da un dedalo di viuzze sterrate e intricate.

Il progetto per questa nuova parte della città prendeva il nome di Arianuova e Palazzo dei Diamanti è solo uno degli edifici che costituiscono la parte centrale nota anche come Quadrivio degli Angeli. Gli altri edifici  da non perdere durante una visita della città sono Palazzo Turchi di Bagno e il Palazzo Prosperi-Sacrati che si trovano a pochissima distanza.

Oggi Palazzo dei Diamanti ospita al suo interno la pinacoteca nazionale di Ferrara Dove spiccano le opere di Andrea Mantegna. Di fronte al palazzo è presente il bellissimo orto botanico dell’università ospitato nel giardino antistante palazzo Turchi di Bagno

Dopo la visita al palazzo, non resta altro da fare che rifocillarsi. L’ideale è fermarsi in una delle tante trattorie tipiche della città dove il clima è accogliente e festoso, caratteristica che contraddistingue tutti i romagnoli. Tra i tanti piatti tradizionali non possono mancare sulla tavola i cappellacci di zucca e la salama da sugo dal suo sapore inconfondibile.

Di Grey